Tutorial per la malinconia
Ma secondo te esiste un tutorial per la malinconia, tristezza e affini?
C’è un tutorial per ogni cosa ti possa venire in mente, vuoi che non ne esista uno che spieghi anche come combattere, passo dopo passo, quella sottile vena malinconica che prende verso metà settembre?
Quella leggera ma ferma malinconica consapevolezza di qualcosa che sta per finire?
A me prende sempre, anno più anno meno.
A settembre sento sempre un piccolo groppo in gola , un piccolo nodo allo stomaco che mi stringe le viscere e mi ricorda che si ricomincia.
E’ il momento dei doveri, il momento in cui DEVI FARE. Tanto per gli altri, poco per te stessa.
La scuola da seguire. I bambini da accompagnare a scuola. La danza di Emma. Il nuoto di Tommy. I cambi di stagione. I vestiti dei ragazzi che vanno stretti e vanno ricomprati. Il pediatra da chiamare. I denti (loro) da controllare. La vista pure. L’apparecchio da rivedere.
Il tutto con la voce “Aiuti” non pervenuta: con un marito quasi sempre assente ed una nonna più appassionata a mostre e prime teatrali che ai propri nipoti non è certo una passeggiata.
Ed io mi ritrovo ad inseguire affannata le mie giornate su tabelle di marcia sempre più improponibili, dove la casella con il mio nome manca proprio.
Tu che agogni tanto a farti una famigliola ricorda queste parole: assicurati di avere accanto qualcuno che ti regali del tempo, che non ti dica “ti aiuterò io” solo a parole, ma che lo faccia sul serio.
Che ti lasci coltivare le tue passioni e le tue pigrizie senza farti sentire in colpa e che non ti faccia sentire sbagliata se invece il tuo tempo per te proprio non ce la fai ad organizzarlo.
Eppoi ti succede che la malinconia lasci spazio all’apatia. Alla voglia di non far niente, di isolarti, di non pensare. Come a me in questi giorni. Ecco perché non ti ho più scritto.
Ti lascio, è ora di preparare la cena….
Staserà voglio cucinare l’arista al latte secondo la ricetta che mi ha dato tanto tempo fa la mia amica Costanza rammentandomi con un’amorevolezza tutta materna negli occhi, che ancora io non conoscevo : “I bambini ne vanno matti”
Oggi anche io la cucinerò per loro, ma anche per me, perché quando sento quel profumino nell’aria so già che le cose ritorneranno per il verso giusto e le malinconie settembrine per un po’ saranno allontanate.
Scrivi presto !
ps: e poi mentre ti scrivo di tutorial e di tristezze mi imbatto in questo articolo di Massimo Gramellini che voglio condividere con te sull’elogio della tristezza, parente molto prossimo della malinconia!
http://www.lastampa.it/2015/09/16/cultura/opinioni/buongiorno/elogio-della-tristezza-nBiJdfndLgTPaBxAcEABxO/pagina.html
Questo film animato “Inside Out” sulle emozioni umane come personaggi a sè va assolutamente visto! Parliamone!
Bianca
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