Tempi duri

Bianca

momenti duri


Cara Stella
Che bello rileggere la zia Sofia! Mi mancano così tanto quel suo rassicurante sorriso e le sue storie così magiche ed avvincenti!

Da ragazzina sognavo di diventare come lei: una donna solare, energica, capace di raccontare il mondo con quei suoi occhi curiosi e quella sua parlantina sciolta e sicura.

Invece eccomi qua, sporca di farina, tra stampi per plumcake e sogni infranti con sperimentazioni culinarie malriuscite ed un gran puzzo di bruciato in cucina! Tempi duri!

Si perché febbraio si avvicina…il trasloco pure. Ed il risotto psicotropo della zia, pur nelle sue nobili intenzioni, non è riuscito a metter pace e a sospendere i giudizi tra me e la mia amica di impasti Diana (però ti assicuro che è buonissimo, provare per credere).

E così davanti al nostro risotto non abbiamo smesso di rinfacciarci mancanze e difetti l’una dell’altra e tutta la nostra bella amicizia è diventata solamente un ricordo. Devo chiedere consulenza alla zia Sofia. Devo chiederle qualche altra ricetta magica per rinfrancare gli animi, sopire i vecchi rancori e farsi venire quel suo bel sorriso stampato in volto sempre e comunque vada!

Lei si che ha sempre una risposta a tutto. E’ per questo che l’ammiro tanto!

Il trasloco che si avvicina, la rottura con la mia amica storica, i loschi segreti di zia Innominata….mi sento come una pentola in ebollizione, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Sono veramente tempi duri!

Mi sa tanto che oggi è il caso di lasciar perdere le ciambelle senza buchi e i buchi nei miei tanti progetti.

Sono come dei buchi che non riesco a colmare. Delle lacune evidenti anche a me, con cui faccio i conti di continuo ma che nonostante tutto rimangono lì a ricordarmi la mia incapacità a far di meglio.

Sono come la famosa torta dei 3 buchi di nonna Egle, quella che faceva quando era in America e gli ingredienti erano pochi. Ricordi? Pare che questa torta sia nata durante la seconda guerra mondiale – o secondo alcuni nel periodo della grande depressione americana – in ogni caso tempi duri, bui e grami in cui ingredienti basici come burro, latte e uova erano di difficile reperimento o troppo costosi da acquistare.

Ed è proprio per questo che nasce la 3-hole cake torta dei 3 buchi o “wacky cake” torta stramba, per quel suo strambo modo di comporsi e lievitare.

La stranezza di questa torta infatti sta proprio nel fatto che cresce e si struttura proprio grazie ad una reazione chimica che accade nei suoi 3 buchi.

Si uniscono gli ingredienti secchi e sulla loro superficie vanno scavati tre buchi di dimensioni diverse. In ogni buco va poi messo un ingrediente che non deve mescolarsi troppo presto con gli altri affinché la reazione chimica non parta troppo presto, vanificando la crescita del dolce in forno.

Una torta al profumo di cioccolato per addolcire i tempi duri….
Ti lascio la ricetta e ti abbraccio

Bianca


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