Stella,

le mie feste pasquali sono passate così pigramente, i ragazzi erano fuori , Tommy al mare dai nonni, Emma in gita scolastica, Giulio impegnato nel preparare la sua prossima convention. Io sola coi miei tanti, troppi pensieri, ma anche con tante nuove idee di cui ti parlerò appena saranno più nitide!

Mi fa piacere sapere che tu abbia passato giornate serene, ma credo che la nostra coscienza sia sempre più avanti di noi: i tuoi dubbi, le tue ansie sono un segnale di un qualcosa che forse devi fermarti ad analizzare una volta per tutte! E non dirmi come al solito che io sono prevenuta nei confronti di Jack. Te l’ho sempre detto come la penso, è un uomo affascinante, gentile e premuroso come ce ne sono pochi, però …c’è un però che ho colto sin dal primo sguardo quando me lo presentasti 3 anni fa, ancora ricordo bene la scena…tu e lui…belli come il sole con quella vostra divisa ancora addosso, lui, con le sue tempie brizzolate, il suo luminoso sorriso, gli occhi di un azzurro intenso e penetrante….ho subito pensato fosse uno di quei principi azzurri che esistono solo nelle favole!

Ma poi, durante il nostro primo pranzo insieme ho colto qualche suo sguardo nervoso e sfuggente, un solo attimo, un lampo negli occhi, un guizzo in quell’immenso azzurro mare che mi ha fatto alzare le antenne! Qualcosa me lo faceva sentire non sincero, non sino in fondo. Ricordo che una volta tornati dal pranzo ne ho parlato con Giulio in macchina, “le tue solite paranoie, non devi essere così protettiva con Stella , non è più una bambina, la sua storia con Giacomo è andata come è andata perché è lei che ha voluto così, ma adesso non puoi vedere pericoli in chiunque lei frequenti!” ricordo ancora le sue parole. Ma Giulio ad onor del vero non è un grande osservatore, lui è abituato ad osservare da vicino solo tutta quella serie di piastrine e vetrini che analizza ogni giorno, ma gli sfuggono dettagli sulle persone, anche i più macroscopici.

Non so cara Stella, ma Jack non mi è mai sembrato troppo limpido. E poi dopo l’incidente e quello che hai scoperto…. Stella non puoi continuare a chiudere gli occhi per sempre! Non giustificarlo ogni volta, tu non avevi fatto niente, mettitelo in testa, l’aver risentito Giacomo non costituisce il suo alibi per quello che ha fatto e con chi l’ha fatto! Comunque, non volermene ma sono contenta che tu l’abbia risentito…Giacomo intendo…sai che ho sempre tifato per il tuo romantico architetto di giardini!

Le sue rose viola poi mi hanno ispirato questi deliziosi cupcake:

 Cupcake viola mirtillo “Speranza di un ritorno di fiamma!”

Ingredienti (per 18 dolcetti):

250 gr. Farina – 250 gr zucchero – 200 gr burro morbido – 3 uova – 100 gr mirtilli – 1 bustina di lievito per dolci – 2 cucchiai di latte- aroma di vaniglia.

Per decorare: 200 gr di zucchero a velo – 200 ml di panna – 1 bustina di fissante per panna – 125 gr di mirtilli freschi – colorante per alimenti viola.

Procedimento:  sbatti burro e zucchero fino a  ottenere una crema spumosa. Continua a mescolare, aggiungi le uova e alcune gocce di aroma alla vaniglia. A parte setaccia farina e lievito, unisci al composto e continua a mescolare. Infine aggiungi i mirtilli. Versa negli stampini riempiendoli per ¾ e metti in forno pre-riscaldato a 180° C per 20 minuti. Una volta cotti tira fuori dal forno e lasciali raffreddare. Monta panna, zucchero a velo e la bustina di fissante, aggiungi il colorante viola per alimenti. Metti la crema in frigo sino a che rassodi, poi mettila in una sac à poche con beccuccio a stella e decora i cupcake. Decora con i mirtilli.

Ps: sì Stella, per rispondere alla tua domanda, verremo anche io, Giulio ed i ragazzi alla reunion familiare di maggio. Mi impensierisce non poco sapere che ci saremo tutti, spero che non si accendano nuovamente gli animi e i vecchi rancori mai sopiti dopo tutto quello che è successo, dovremmo tenere a mente, tutti noi, che è solamente per ricordare nonna Egle se ci riuniamo nella sua vecchia casa al lago. Tua mamma mi ha chiesto di pensare al menù -sai che la zia Aurora adora la mia cucina no?!?- cercherò di studiare qualcosa di fortemente evocativo che metta d’accordo tutti i palati di questa nostra stramba famiglia, sto ancora provando a riprodurre  il  “Dolce dei Ricordi Dolci” della nonna, ma ancora non riesco a catturarne la sua più intima essenza, solo brutte riproduzioni, tenterò ancora.

A presto! Ti abbraccio forte

Bianca