Punti di (s)vista
Ciao Bianca,
sai cosa penso? Penso che alla fine sia tutta una questione di punti di vista, assolutamente trainati dal tuo stato d’animo.
Quando uno sta bene, dentro intendo, non si fa scalfire da nulla, nemmeno dal trasferimento a Milano. Anzi, vede nel trasferimento una occasione di rinascita, di cambiamento. Un’opportunità. Ecco, questa potrebbe essere la TUA opportunità.
So bene che una persona come te, quella che “il mio posto, la mia routine, io ho sempre fatto così” può avvertire con disgusto lo scossone generato dal terremoto che si chiama cambiamento.
Secondo me, invece, questa nuova prospettiva potrebbe darti nuova luce e aiutari ad uscire dal guscio.
Io nel frattempo ho capito che ho solo bisogno di staccare la spina. Ho bisogno di ascoltare la mia voce interiore, di afferrare con le unghie nuovi stimoli.
L’altra sera mi sono data ai super alcolici e ho esagerato. Pensavo mi aiutassero a non pensare, a liberare la testa dal caos. E invece no. E’ stato peggio. Il mio stomaco si è ribellato e ho dormito abbracciata al water quando avrei nettamente preferito stringere a me un altro W.C, tipo Walter Carls (te lo ricordi il mio amico surfista?).
E va beh, cugina, siamo donne e siamo duramente fragili e umorarli. E’ la nostra natura.
Come sta andando con le lettere di zia Linda? Riesci a digitalizzarle? Io sto lavorando alle ricette di nonna Egle e sto cercando di riscrivere, tastiera alla mano, i loro diari… mi scalda il cuore vedere come si volessero così visceralmente bene quelle due donne.
Un po’ come noi, vero?
Un abbraccio stellare,
Stella
PS: il mio stomaco – post sbornia – evita di impastare oggi. Sarebbe una ulteriore “rimessa”! 🙂
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