Nonna Egle e il Proibizionismo
Ciao cugina,
ho seguito il tuo consiglio, quindi ti scrivo dopo aver fatto sbollentare un po’ la rabbia.
Hai ragione tu, ho accumulato troppa tensione nell’ultimo periodo e questo non è bene.
Niente Grecia, come ti accennavo per telefono. Ho deciso che andrò dai miei all’Elba: ho bisogno di dedicarmi al mio benessere e di stare in famiglia (anche se con il colonello non sarà semplice, già lo so). Come stanno i ragazzi? Dici che riusciremo a vederci almeno per Ferragosto? Mamma mi ha detto che le accennato che forse riuscivi a fare un salto… Lo spero tanto, anche perché ho bisogno di parlarti dei miei nuovi progetti, che contemplano l’ennesimo trasloco. Ti dirò.
A proposito della questione di zia Gemma, tra le mani ho un bigliettino alquanto curioso. L’ho trovato tra i carteggi di nonna Egle e zia Linda, ma solo adesso sono riuscita a decifrarlo. È un bigliettino che invita nonna ad andare al 21 il famoso speakeasy di New York:
So che lui è tornato in Italia, lo sanno tutti nel quartiere. Lascia le bimbe giù da Carmen e raggiungimi al 21. Peppe
Cioè, hai capito? Nonna frequentava i bar di contrabbando durante il Proibizionismo negli Stati Uniti! Finalmente il mio DNA ha ragione d’essere!
Te la immagini tra collane di perle, balli sfrenati e gin, nonna Egle? E io che pensavo stesse solo a casa a curare le figlie, e invece con Peppe….
Dobbiamo continuare a indagare, secondo me le sorprese non mancheranno.
Ti aspetto all’Elba e, visto che fa caldo, mi ordino una pizza. Oggi l’unica emozione che riesco a impastare è quella di immaginarmi con le chiappe dentro una tinozza ghiacciata.
Xoxo,
Stella
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