Non tutti i mali vengono per nuocere

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Bianca

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to:stella@sempretralenuvole.com

ogg: delusioni!

Sono arrabbiata, delusa, incavolata con me stessa per aver permesso ad una persona, una persona così stupida e presuntuosa aggiungo, di offendermi, di credere di poter dire, senza colpo ferire, parole così perfide su di me, sulla mia vita , su segreti e confidenze che in momenti di fragile intimità  avevo lasciato che condividesse con me.  Mi riferisco a Lea,  di cui avevo apprezzato la coinvolgente solarità, l’allegra contagiosità del suo entusiasmo, l’avevo così ammirata e, forse, a questo punto direi sopravvalutata da pensare di poter condividere con lei dei progetti relativi alla mia nuova passione per la cucina, coniugata al web. Che scema sono stata, come non accorgermi che quella apparente leggerezza, quel facile entusiasmo era solo immatura istintività. Lei non pondera, non analizza, lei va come un treno sopra tutto e tutti e pazienza se di mezzo ci sei tu, ops eri sulla strada sbagliata, la mia…così direbbe nel suo tagliente accento tedesco, che ora leggo come un sinistro presagio a tutte le cattiverie che in un tiepido pomeriggio primaverile mi avrebbe vomitato addosso con tutta la sua veemenza. Si, cara Stella hai capito bene, sto proprio parlando della Lea, la dolce Lea, la mitica Lea di cui ti ho parlato mille volte, Lea: sempre sorridente, sempre allegra e positiva, proprio lei quella che mi diceva “sei sprecata per un lavoro così, tu hai grinta da vendere, hai mille potenzialità , tu si che ci sai fare”….Lea, quella del “insieme io e te possiamo fare grandi cose, la mia intraprendenza e la tua professionalità e capacità di analisi possono spaccare”, bhè è bastato un mio piccolo tentennamento, una mia necessità di ulteriore approfondimento sul progetto che ci avrebbe viste insieme, affinché denti come lame taglienti mi si mostrassero al posto dei splendenti bianchi sorrisi, ed io diventassi improvvisamente una inetta, una debole, una inconcludente che le stava facendo perder tempo, una piccola donna piena di paure!

E ti credi abbia finito qua? Noooo per la tritasassi io ero oramai diventata una negativa che affonda tutti e trascina gli altri nel suo baratro….tutto questo perché mi ero permessa di far notare che  dopo mie accurate analisi (idea nata da 1 mese scarso, ti faccio notare) forse gli obiettivi non erano chiari, il progetto troppo ambizioso, la parte informatica troppo preponderante rispetto alle nostre lacunose conoscenze….ecchecazzo mica poco le criticità ravvisate…mi permetti di poter dire la mia?? Noooo Tritasassi so tutto io ha detto che “lei non quardare criticità, lei convinta sua idea ceniale lei convinta che procetto defe partire sennò altri rubano idea!!! lei folere solo persone positive e io infece disfattista!”

Ma si parti pure, và, ma da sola, ti ci mando direttamente io …guarda se una può venire qua all’improvviso e calpestarti le tue piccole certezze costruite a fatica in anni e anni di lavoro su se stessa , ma nemmeno tanto poi certe queste certezze, spararti addosso quella serie di ingiurie immotivate!

Dopo essere stata così brutalmente schiaffeggiata dalle sue parole ho incontrato la mia amica Marina, te la ricordi?? Ma si la mia amica psicologa che ti cito spesso, piccolina ma caparbia, con quei suoi profondi occhi neri occhi dolci e attenti al contempo che mentre parli ti scrutano dentro…vabbè, dirai è il suo lavoro…no, non  è così, è che lei lo fa in maniera quasi impercettibile, sono sicura che anche i suoi pazienti la vedano come una vecchia amica a cui confidare piccoli e grandi problemi, accadimenti quotidiani o grandi dilemmi senza mai accorgersi, credo almeno sino a fine seduta, che lei ascoltare lo fa di professione, che sì insomma ci sei andato lì apposta. Mi ha visto all’uscita del supermercato e con un gran sorriso mi ha detto “bella botta eh!?!?” aveva già capito tutto. Poi le ho spiegato ed improvvisamente si è fatta seria e mi ha detto “ si è vero hai avuto paura, ma tu scusa la paura in quale cesto la metteresti, quella delle cose buone o delle cose cattive?”

“Cattive” ho risposto senza esitazione. Ha scosso appena il suo caschetto nero “La tua paura ti ha aiutato”, mi ha detto puntandomi i suoi attenti occhi addosso, “ti ha aiutato a difenderti da una persona che non ti avrebbe rispettato, che non rispettava i tuoi tempi, la tua personalità,  sii grata , ogni cosa può evolversi in positivo, e l’aver aperto gli occhi prima ti ha evitato di concludere affari e progetti con chi non ne valeva la pena! Con persone così non ne vale mai la pena!”

Alla fine cara Stella oggi è stata una delle giornate più incredibili che mi sia capitata. Affondo e salvataggio nello stesso giorno, una bella fortuna no??

Voglio mettermi all’opera con dei dolcetti che ho già sperimentato e che chiamerò per l’occasione

muffin nontuttiimalivengonopernuocereMuffin non tutti i mali vengono per nuocere

Sono dolci (male per la linea) ma con fruttosio e frutta colorata che aiutano ad alleggerire dai sensi di colpa, una vera e propria panacea per l’anima ferita da chi si credeva amico e amico non era!

Ecco qua la ricetta:

(ti penso e ti abbraccio forte – Bianca)

Ingredienti:

1 uovo

150 gr farina di riso

100 gr farina 00

Il succo di 1 arancia

100 gr di fruttosio

150 gr di zucchero di canna

2 cucchiai di olio di semi

4-5 fragole

1 mela gialla tagliata a pezzetti

1 bustina di lievito

1 vasetto di yogurt bianco

Mischia tutti gli ingredienti. Aggiungi nello stampo dei muffin per ¾ della capienza. Fai cuocere in formo ventilato a 180° per circa 30 minuti.

Post scriptum: mentre cucinavo e riflettevo, riflettevo e cucinavo, pensando alla Lea mi è venuta in mente questa frase che ho letto da qualche parte , mi sembra fosse proprio di un poeta tedesco Novalis “CHI VEDE UN GIGANTE ESAMINI PRIMA LA POSIZIONE DEL SOLE E FACCIA ATTENZIONE A CHE NON SIA L’OMBRA DI UN PIGMEO! “Calza a pennello!

 

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