Menù di famiglia

Ciao Bianca,

sono qui davanti al camino che spunto la to do list delle ultime cose da sistemare per la festa di lunedì prossimo. Non vedo l’ora di riabbracciare te, i ragazzi, e un po’ meno quello gnomo di tuo marito. Sono felice che, tra trasloco, compiti, topi di laboratorio e una infornata di muffin, riusciate a passare questo ponte dell’Immacolata qui a Bolzano con me. Per l’occasione verranno anche il generale e mia madre. Zia “non la nomino più” e famiglia sono già qui, ovviamente… visto che si sono appropriati di tutto. Sandro resterà a Roma perché deve studiare per l’esame di biochimica , mentre tua sorella Clara ha un corso di meditazione con un nuovo guru e non potrà esserci.Sai se zia Ester ha intenzione di raggiungerci? L’ho sentita un paio di giorni fa e mi diceva che che tuo padre ha avuto problemi con i denti e non sapevano ancora cosa fare.

Il menù della giornata sarà declinato dalle ricette di nonna Egle: canederli, frittelle di mele, fasoi embragadi e lo strudel. Ai fornelli io, te e mia madre – almeno per il momento.

Io mi occuperò personalmente delle fritelle, a te lascio l’onore dei canederli: come li fai tu è tutto un altro gusto.

Sto iniziando anche a pianificare per Capodanno. Pensavo di andare via un paio di giorni, magari al mare, ma tutto è ancora in forse.

Ho deciso, comunque, che appena si sbriglia la situazione a Villa Segreta con zia “non la nomino più”, tornerò a Roma per ridare un senso alla mia vita professionale da troppo tempo in balia del vento.

L’idea di lasciare i monti un po’ mi rattristista, specie ora che ho conosciuto un ragazzo tedesco davvero niente male. So pochisssimo di lui: è biondo, occhi verdi, un sorriso accecante e si chiama Andreas. Dici che me lo ha mandato Babbo Natale in anticipo?

Ti lascio con una canzone: questa è di James Morrison e continua frullare nella mia testa da questa mattina…