Il tempo dell’addio

Bianca

addio

Ciao Stella

qui Milano! Si hai capito bene. Ieri è stato il gran giorno del trasferimento. E’ arrivato il tempo dell’addio!

Ed oggi siamo qui sommersi da scatoloni e da tanta nostalgia.

Che, guarda un pò, sta prendendo in modo più o meno velato tutti noi.

L’avresti mai detto di vedere Giulio con gli occhi rossi dell’addio mentre si chiudeva dietro la porta di casa?

E il piccolo Tommy salutare uno ad uno i fiori del nostro minuscolo giardino bolognese?

Per non parlare di Emma, che venerdì sera ha invitato a casa le sue amiche di scuola (poche in verità) per un pigiama party dell’addio.

Anche io ho fatto una riunione dell’addio con le mie amiche. Ci siamo viste per un frettoloso tè accompagnato da pasticcini fatti in casa, promettendoci di sentirci quotidianamente, ognuna di noi consapevole del fatto che, pur nel profondo affetto che ci unisce, le incombenze di tutti i giorni ben poco lasceranno di spazio se non il tempo di un reciproco pensiero fuggevole. Ma forse basterà anche questo.

Perché in fondo la vita è proprio questo, no? Il nostro piccolo quotidiano che diventa padrone del nostro tempo e delle nostre vite.

La mia vicina di casa mi ha regalato un libro da portare con me nella nuova casa: “Il magico potere del riordino” della giapponese Marie Kando.

A suo dire la teoria del riordino della Kando potrà aiutarmi nella gestione della nuova casa e della nuova vita. Nel libro infatti si fa riferimento ad un metodo che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici… e insieme la serenità.

Tutto questo perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose.

Rimanere nel caos invece allontana il momento dell’introspezione e della conoscenza.

Ho ansia di tuffarmi nelle sue pagine.

Ti lascio vado ad aprire un altro dei tanti scatoloni.

A presto con i miei pasticcini dell’addio (semplici e veloci come si conviene ai tempi dei traslochi e dei saluti frettolosi)

un abbraccio

Bianca

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