I Primati di Parke Avenue
Ciao cugina,
sono due giorni che sono entrata in fissa. New York richiede immediatamente la mia presenza. Mi manca la mia città, mi manca la libertà di camminare per i block con la musica a palla nelle orecchie.
Ho sentito Emilio, mi diceva che ha intenzione di tornare a Bologna dai tuoi con la sua bambolona, e quindi la sua bella casetta è tutta libera per la sottoscritta 🙂
Stavo pensando di farci un salto, anche perché i lavori al B&B vanno a rilento e, sicuramente, non riuscirò ad aprire per agosto. Mia madre e mio padre si sono già offerti di fare i controllori – già me lo vedo il generale con le braccia dietro alla schiena (modalità pensionato: on) a cazziare a dovere chiunque.
Vuoi venire con me? Vuoi finalmente prendere coraggio e salire su un aereo con la tua cugina preferita che, ti ricordo, è anche una ex assistente di volo? Daiii, ci divertiamo sicuro! Ti porto anche da Magnolia Bakery come in Sex and the City.
A proposito di Big Apple, sto leggendo Primates of Park Avenue e mi sto facendo una cultura sulla vita delle facoltose donne dell’Uppen East Side, tipo la mia amica Maggie per capirci. Sapevi che le perfettissime signore della New York che conta hanno una sorta di ‘paghetta’ dal marito proporzionale all’impegno per la gestione dei viziatissimi figli (che sfornano come tu sforni i cupcake) ?
Che meraviglia! Voglio fare anche io la moglie di un ricco facoltoso!
Va beh, quello è il ‘solo’ lato positivo… so bene che sono donne insicure che si fanno di Xanax come io mi faccio di cioccolato fondente, miscelando il tutto con superalcolici (beh, quelli li consumo anche io :))
Loro sono le classiche vittime delle 3 A: Ansia, Alcolici e Apparenza.
Donne che non escono di casa senza la consulenza del make up artist, sempre impeccabili fuori ma con il disordine della cameretta di un adolescente maschio dentro.
Certo però che hanno un fisico impeccabile: non mancano a una seduta di pilates, e il ritocchino è la ciliegina che rende la torta ancora più appetibile.
Donne fondamentalmente succubi di uomini di potere che spesso le trascurano, dipendenti da loro in tutto, anche se poi vai a vedere e hanno studiato nelle Università di maggior prestigio e sono starcolme di titoli accademici.
Quanta lotta all’emancipazione sprecata!
Però che bello fare la miliardaria a New York sorseggiando un martini con l’oliva 🙂
xoxo,
Stella
Lascia un commento