Ciao Bianca,

in questi giorni sto facendo il cambio stagione e, già che ci sono, faccio pure l’inventario degli amici da salvare e portare con me nei prossimi mesi a venire.

Un cambio stagione radicale, dentro e fuori le apparenze.

Nel mio anno sabbatico si sono alternate 4 stagioni e mille problemi. Ed é, come sempre, in queste situazioni che capisci chi hai intorno. Capisci di chi ti puoi fidare e percepisci chi realmente ti vuole bene, a prescindere dagli opportunismi di sorta.

L’inventario ti aiuta a classificare: conoscenze, false amicizie imposte dal lavoro o dall’hobby del momento, clienti, colleghi, opportunisti, nuovi inaspettati amici, amici veri, cugine meravigliose 🙂

L’inventario ti indica i rami secchi da potare, i nuovi germogli da coccolare e le vecchie glorie da innalzare a emblema di un concetto sempre più aleatorio, quello di ‘amico’.

Kathrine Mansfield diceva: “ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto della amicizia fosse quello di non dover mai spiegare nulla”.

Perché l’amico vero ti capisce, sopporta, sprona. É quello che tace o incalza. L’amico, quello che ti vuole veramente bene, sa essere al tuo fianco anche a mille chilometri di distanza. L’amico è quello che magari non vedi per anni ma quando ci parli via Skype è come se fosse stato ogni secondo al tuo fianco, diversamente dai tanti amici da chat di gruppo di whatsapp che elargiscono emoticon, false come le borse di Prada degli ambulanti al mercatino del sabato.

Questo 2015, al momento, si sta rivelando l’anno della scoperta e dei cambiamenti, repentini e brutali, in tutti gli ambiti e specialmente in questo.

Ho scoperto meravigliose persone – quelle che non ci avrei scommesso un soldo – e ipocrisie opportunistiche da evitare come la peste.

Beviamoci sopra un Amarone, che per fortuna non lascia la bocca amara come certe amicizie.

xoxo,

Stella